Proptech e Crowdfunding: la rivoluzione del real estate

protech e crowdfunding

Proptech e crowdfunding….parole già sentite?

Siamo nel campo dell’innovazione tecnologica che ormai ha preso il volo in molte – se non quasi in tutte – le categorie, anche quella del settore real estate.

Prima di addentrarci nel tema facciamo una precisazione.
Per trasformazione digitale si intende quel processo con cui, tramite tecnologie digitali, vengono a crearsi nuovi modelli di business o si migliorano quelli già esistenti, per definire nuove esperienze per i clienti, per stare al passo con i competitivi requisiti del mercato.

Come abbiamo più volte ricordato, il settore immobiliare è sempre stato restio ai cambiamenti, anche se innovativi e migliorativi.
Tuttavia il progresso e la digitalizzazione hanno portato ad un cambiamento impattante, che ha stravolto il classico e tradizionale modello di investimento sul “mattone”.
Come, per esempio, Airbnb, che ha presentato il modello degli affitti brevi nel settore turistico, generando una diversa fonte di reddito sugli immobili.

Possiamo dire quindi che il PropTech è un cambiamento sia su base tecnologica che mentale. In grado di coinvolgere tutto il settore immobiliare, anche il crowdfunding.

Ma vediamo meglio nel dettaglio…

Cos’è il proptech?

Iniziamo a spiegare il significato letterale della parola inglese: prop + tech ovvero property (proprietà in ambito immobiliare) e technology (tecnologia). Il termine è nato del 2004 nel Regno Unito ed indica le innovazioni all’interno del mercato nel real estate.
Parliamo, quindi, di innovative tecnologie applicate al settore immobiliare. Nello specifico vengono assemblate tutte le migliori soluzioni digitali volte ad aumentare in toto i processi del real estate: dai servizi di compravendita alla pianificazione delle operazioni ed altro.

Tutto ciò dovuto a fronte dello sviluppo e diffusione della digitalizzazione in un settore considerato fino a poco tempo fa “per pochi”.

Dobbiamo anche tener presente che dal 2018 l’innovazione del real estate in Italia è in forte crescita. Dal 2021, si nota un forte incremento di start-up ad alto contenuto tecnologico.
Queste sfruttano la potenza del digitale per proporre prodotti innovativi e nuovi modelli di business.

Infatti il termine proptech viene proprio utilizzato per definire le startup che offrono prodotti innovativi con modelli di business per i mercati immobiliari.

Il significato di Proptech è riconducibile a tutte le imprese – parliamo per lo più di start-up – e innovazioni tecnologiche nate per sviluppare e implementare soluzioni digitali nel real estate.

Le principali divisioni

Come anticipato, le soluzioni digitali possono essere applicate in diversi settori. Nello specifico, nel settore immobiliare, si parte dalla costruzione degli edifici fino ad arrivare alla compravendita.

Nel report presentato da Italian Proptech Monitor, definito dal Politecnico di Milano, si sono individuate quattro specifiche aree di interesse.

Ovvero:

  • smart real estate: la gestione di immobili tramite piattaforme high-tech;
  • sharing economy: l’utilizzo e la condivisione di immobili, per esempio coworking e coliving;
  • real estate fintech: le operazioni di compravendita, investimenti su immobili e crowdfunding;
  • professional services: varie soluzioni del settore come consulenza, analisi di mercato, etc..

Oltre alle categorie elencate, tuttavia, dobbiamo aggiungere anche quella del Contech (Construction + Technology) anche se, nella maggior parte dei casi, viene inglobata nel settore delle costruzioni. Nello specifico ci riferiamo alle fasi di progettazione e costruzione mediante l’utilizzo della tecnologia.
Quindi, il ConTech non è altro che il proptech applicato a tutto il ciclo di vita dell’edificio e, più in generale, al settore delle costruzioni.

Il crowdfunding come innovazione digitale e le ragioni della sua crescita

Per comprendere al meglio l’ambito di applicazione del proptech, possiamo focalizzarci su un particolare modello di investimento, innovativo e digitalizzato, sviluppato anche nel settore immobiliare: stiamo parlando del crowdfunding.

Nato in primis come forma di donazione, e quindi senza nessun tipo di ritorno, si è trasformato nel tempo anche come forma di finanziamento.

È infatti un’alternativa forma di investimento che avviene esclusivamente mediante piattaforme online come, ad esempio, Recrowd.
Possiamo vederlo come una pratica collaborativa di micro-finanziamenti.

Le piattaforme, con regolare licenza, agiscono come punto d’incontro tra:

  • investitori, che sono interessati ad investire nel mattone, ma anche a diversificare i loro investimenti;
  • operatori del settore immobiliare che ricercano fondi per realizzare il loro progetto.

Il crowdfunding immobiliare per ora resta uno dei settori più interessanti in cui investire, anche a fronte del recente rialzo dei tassi. Soprattutto in riferimento alla volatilità che ancora si riscontra sui mercati finanziari.

Quindi per capire perché il crowdfunding ha suscitato così tanto successo possiamo concludere affermando che:

  • ha aperto le porte d’accesso al mercato immobiliare anche a piccoli risparmiatori, che non dispongono dei capitali necessari per finanziare un’operazione per proprio conto;
  • i promotori immobiliari raccolgono più velocemente i fondi rispetto ai metodi tradizionali, come banche o altri gruppi ristretti di finanziatori;
  • è tutto digitalizzato: basta un solo un semplice click per partecipare all’investimento conoscendo a priori durata ed interessi percepiti.

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