PAC: Cos’è il Piano di Accumulo di Capitale? Costi, rischi e vantaggi

Piano di Accumulo Capitali - Cos'è e come funziona il PAC

Il PAC, o Piano di Accumulo di Capitale, è uno strumento che consente agli investitori di risparmiare e far fruttare i loro soldi. Sta guadagnando popolarità negli ultimi anni. Sempre più persone diventano consapevoli dei vantaggi.

Ma cos’è esattamente il PAC? E quali sono i costi, i rischi e i benefici associati? In questa guida risponderemo a queste domande e ad altre ancora. Quindi se stai pensando di investire in un PAC, continua a leggere per ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno e prendere una decisione informata. 

Se vuoi risparmiare per il tuo futuro, un piano di accumulo di capitale è un ottimo modo per assicurarti di avere dei soldi da parte per quando ne avrai bisogno. Puoi scegliere di pagare in rate mensili o annuali, rendendo facile il controllo del bilancio e l’aumento del risparmio nel tempo. Con un PAC, puoi essere sicuro che il tuo denaro sarà gestito nel modo migliore e, grazie all’interesse composto, i tuoi risparmi cresceranno esponenzialmente nel tempo. Investi oggi e lascia che i tuoi soldi lavorino per te! Leggi subito questa guida e scopri di più su come un piano di accumulo di capitale possa portarti benefici.

Indice dei Contenuti

Cos’è il PAC (Piano di Accumulo di Capitale) e a che cosa serve?

Un piano di accumulo capitale, abbreviato nella sigla PAC, è una forma di investimento a sottoscrizione volontaria che sfrutta uno o più strumenti finanziari. È possibile farlo tramite ETF (Exchange Trade Funds), fondi d’investimento o altri OICR (Organismi di Investimento Collettivi del Risparmio). In sostanza è un modo per investire i tuoi risparmi procedendo con piccoli versamenti periodici. Non è necessario possedere particolari competenze economiche. Saranno gli addetti dello strumento che hai selezionato a investire per tuo conto. O puoi farlo tu a seconda degli strumenti selezionati. Ogni versamento periodico aggiuntivo andrà ad accumularsi con quanto già avrai depositato in precedenza

Proprio quest’ultimo punto definisce il termine accumulo che compone il nome di un PAC. Il risparmiatore potrà destinare piccole cifre al suo piano che cresceranno gradualmente nel tempo accumulandosi tra loro. In pratica dovrai versare quote costanti di importo variabile in base alle tue disponibilità, ma a scadenza regolare. In fase di sottoscrizione avrai modo di stabilire la durata del piano e potrai scegliere gli strumenti finanziari più idonei a far crescere il tuo patrimonio. Tra le differenti clausole iniziali molto spesso trovi anche la possibilità di decidere la percentuale di rischio o il settore di investimento, ma non è detto che sia sempre così. Nel caso sia il fondo a gestire attivamente i capitali, avrà anche la possibilità di decidere la quantità di strumenti finanziari da acquistare nel corso del tempo. Ma questo non comprometterà il tuo risparmio, infatti, si tratta di professionisti preparati.

Tutti i vantaggi di strutturare un PAC

I vantaggi di sottoscrivere un piano di accumulo di capitale sono molteplici come già hai avuto modo di intuire dai paragrafi precedenti. In base poi alla tipologia di piano a cui hai scelto di aderire, potresti trovarne alcuni più rischiosi e redditizi. Mentre altri lo saranno meno. Ma quando si tratta di PAC i benefici si possono riassumere in circa cinque macro-categorie.

Come abbiamo visto la rateizzazione dei depositi è spesso uno dei vantaggi principali, infatti, non ti è richiesta una grande disponibilità finanziaria iniziale. Potrai investire poco per volta piccole somme che riusciranno con il tempo ad accumularsi diventando un risparmio di tutto rispetto.

Altro grande vantaggio è proprio la costanza: con il tempo non avrai più difficoltà a destinare parte delle tue finanze al piano di accumulo perché sarà diventata un’abitudine e inizierai anche a vederne il lato remunerativo.

Oltre ai due precedenti punti, devi ricordarti che comunque avrai una certa flessibilità. Sarai infatti tu a decidere la cadenza delle rate, la durata dell’investimento e anche il volume dell’importo da destinare al tuo piano.

Gli ultimi due vantaggi sono meno intuitivi dei precedenti, ma altrettanto essenziali.

Sottoscrivendo un piano di accumulo di capitale eliminerai il rischio tipico della stagionalità degli investimenti: proprio la cadenza regolare ti consentirà di evitare tutte le fluttuazioni dovute a fattori temporali.

Infine, sottoscrivendo un PAC gestito da professionisti non correrai il rischio di lasciarti prendere dall’emozione investendo in modo poco ragionato o assecondando le tipiche mode del momento. O comunque aderirai a degli investimenti già selezionati per te.

Come funziona il Piano di Accumulo di Capitale?

Il funzionamento del PAC è piuttosto semplice: l’investitore sceglie di destinare una somma di denaro a cadenza tipicamente mensile. Grazie alla gestione costante di professionisti, verrà utilizzato per ulteriori investimenti a basso, medio o alto rischio (in base alla scelta del sottoscrittore). Al termine della durata del piano di accumulo, il risparmiatore potrà accedere alla somma di denaro accumulata con l’aggiunta dell’apprezzamento maturato nel tempo. Ciò significa che al termine del PAC potrai disporre di risparmi aumentati, rispetto alla semplice somma degli investimenti mensili. 

Quanti soldi possono essere versati in un Piano?

Dipende dal piano che hai deciso di sottoscrivere, ma in linea di massima possiamo affermare che non esiste un vero e proprio limite riguardano quantitativo di denaro che puoi versare mensilmente nel tuo PAC. Tuttavia, ricordati che deve trattarsi di un investimento costante e regolare nel corso del tempo, quindi ti conviene stabilire una cifra che non avrai difficoltà a investire ogni mese. Molto dipende anche dall’obiettivo che ti ha portato ad avviare questa forma di investimento. La maggior parte di questi piani di accumulo, tuttavia, offre anche la possibilità di fare depositi aggiuntivi oltre quelli prestabiliti al momento della sottoscrizione. Ciò significa che se anche versi regolarmente 250€ al mese, potrai sempre aggiungere ulteriori somme nel caso tu abbia una disponibilità maggiore in quel determinato periodo. Ciò che conta è che il versamento minimo rimanga costante nel tempo.

Chi può sottoscrivere un PAC?

Tutti i risparmiatori possono decidere di sottoscrivere un piano di accumulo di capitale. Ovviamente ci sono distinzioni in base al tipo di PAC, ma quasi nessuna riguarda le caratteristiche anagrafiche o demografiche del sottoscrittore. Alcune eccezioni di questa regola, tuttavia, sono i piani dedicati ai minorenni oppure ai pensionati. Infatti, in queste situazioni si tratta di soluzioni finanziarie specifiche per esigenze e disponibilità particolari. In ogni caso il cliente può sempre decidere di contribuire a un PAC, modificare la periodicità dei versamenti o addirittura sospendere e revocare il piano sottoscritto.

Piano di accumulo per bambini

Come accennato, esiste la possibilità di iniziare un piano di accumulo di capitale in favore di beneficiari minorenni. È possibile farlo anche in assenza di un grado di parentela. Si tratta di investimenti particolarmente comuni per, ad esempio, assicurare fondi sufficienti al pagamento degli studi universitari quando il soggetto minorenne potrà effettivamente accedervi. Anche in questo caso è possibile fare ulteriori versamenti occasionali molto frequenti quando il minore in questione ricevere i tipici “regali delle feste”. Si tratta di una soluzione che ha una duplice valenza: educativa perché mostra i benefici di un risparmio consapevole e economica perché effettivamente accumula denaro nel corso del tempo. Se desideri assicurare un’ulteriore garanzia economica sul futuro dei tuoi figli, un piano di questo tipo è sicuramente un’opzione valida e particolarmente indicata.

Qual è la durata di un investimento PAC?

La durata di un piano di accumulo capitale è variabile in base all’organizzazione a cui ti rivolgi. In base alle tue necessità ed ai tuoi interessi. Infatti, normalmente il vincolo della durata minima viene fissato a un anno solare, ciò che cambia è il massimo. In base al fondo di investimento cui fare affidamento potrai stabilire una durata in linea con i tuoi obiettivi di risparmio che di solito non può comunque superare i quarant’anni. In base poi alle tue previsioni economiche potrai anche stabilire un numero minore di rate annuali magari impostandole sotto forma bimestrale, trimestrale, quadrimestrale, semestrale fino ad arrivare all’impostazione di un’unica rata. Come detto in precedenza, ciò che conta è la costanza, perciò, puoi anche decidere di versare la quota solamente una volta all’anno in corrispondenza della tua tredicesima. 

Quanto tempo ci vorrà perché i miei soldi crescano in un PAC?

Il tempo necessario perché i tuoi risparmi producano un effettivo ritorno sul tuo investimento è variabile in funzione del piano di accumulo capitale che hai sottoscritto. Tieni presente che molti fondi ti offrono la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di investimento suddivise in base al rischio. Ovviamente, i piani di accumulo che prevedono i rischi più alti sono anche quelli più remunerativi e che quindi potranno maturare interessi in un tempo minore. Tuttavia, conviene spesso trovare una misura intermedia per non correre particolari rischi e poter godere comunque degli interessi maturati quando il piano raggiungerà la sua scadenza.

Quanto costa sottoscrivere e mantenere un PAC?

Tra i costi da sostenere per contribuire a un piano di accumulo di capitale proprio, ce ne sono due tipi: quelli relativi alla sottoscrizione e alla eventuale chiusura anticipata e quelli invece dovuti al mantenimento e alla gestione del piano stesso.

A seconda del fondo di investimento scelto dovrai sostenere un costo di sottoscrizione iniziale. Spesso non si tratta di importi particolarmente consistenti, tuttavia sono comunque spese di cui devi tener conto quando stai valutando i migliori PAC a tua disposizione. Sempre in questa fase di valutazione domanda anche quali siano i costi in caso di chiusura anticipata del piano. Si tratta di un’eventualità che sarebbe bene evitare, ma se non valutassi attentamente la tua disponibilità economica in fase di sottoscrizione potresti essere costretto in futuro a interrompere questo tipo di investimento, dovendo pagare poi una penale al fondo per la chiusura anticipata.

Quanto costa contribuire ad un Piano di Accumulo di Capitale?

La seconda tipologia di spese di cui devi tenere conto sono quelle di gestione e i diritti fissi. Come ogni fondo d’investimento gestito, infatti, annualmente viene richiesto al risparmiatore un contributo per il costo di mantenimento variabile in base all’ente con cui è sottoscritto. La seconda voce di costo per contribuire ad un piano di accumulo di capitale sono i diritti fissi, anche questi definiti in fase di iscrizione iniziale. In sostanza sono un costo trattenuto sull’importo del versamento di ogni singola rata. In base all’entità (espressa in percentuale) di questi diritti potresti valutare soluzioni differenti. Nei casi in cui i diritti fissi fossero particolarmente alti, ad esempio, ti conviene ridurre il numero di rate annuali accorpandole in soluzioni trimestrali o semestrali.

Esistono però anche delle soluzioni che non comportano queste spese. Occorrerà però essere più attivi nella gestione del denaro. Magari partendo da una cernita di investimenti già selezionati. È il caso delle piattaforme di lending crowdfunding come Recrowd.

Come calcolare il rendimento di un PAC?

Per calcolare il rendimento di un PAC devi prendere in considerazione quattro fattori:

  • i costi di gestione;
  • i rendimenti attesi;
  • la periodicità della rata;
  • il tipo di fondo a cui stai aderendo.

Mentre la prima voce non lascia spazio al dubbio, sempre meglio piani con costi di gestione più bassi, le altre potrebbero essere un po’ più difficili da valutare. Per quanto riguarda i rendimenti attesi non devi fare altro che richiedere un calcolo forfettario di questi ultimi ala realtà a cui ti stai rivolgendo. Domanda anche se ci sono variabili riguardo la periodicità della rata perché spesso in base alla frequenza scelta ci possono essere più o meno possibilità di profitto nel tempo. Infine, ricordati che gli ETF e i fondi comuni possono essere di differenti tipologie: azionari, obbligazionari o bilanciati. Ognuna di queste tipologie prevede rischi e possibilità di rendimento differenti.

Ma ci sono delle alternative interessanti alle solite tipologie. Magari su mercati molto verticali. Un esempio di investimento sul mercato immobiliare è Recrowd. Attraverso il lending crowdfunding immobiliare è possibile strutturare un PAC in modo molto semplice. Non ci sono costi nascosti. Si possono versare fondi con zero commissioni attraverso bonifico bancario o con una minima commissione attraverso carta di credito. Non ci sono vincoli sul versamento periodico delle somme. Si potrà decidere di depositare solo al momento della disponibilità. Inoltre la possibilità di diversificazione è ampia vista la minima quota di capitale richiesta partecipare alle operazioni proposte regolarmente dalla piattaforma. L’aspetto negativo per alcune persone, è dover selezionare attivamente gli investimenti. Ma la gestione dell’operazione immobiliare è totalmente delegata alla società selezionata da Recrowd.

SIMULATORE DI UN PIANO DI ACCUMULO

La simulazione sottostante è utile semplicemente per scopi illustrativi. Ma consente di capire le possibilità del crowdfunding immobiliare con i rendimenti tipici delle operazioni che consento un accesso con capitale minimo di 250€.

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Quali sono i rischi in un Piano di Accumulo di Capitale?

Sebbene sia uno strumento finanziario tra i più sicuri a tua disposizione, è importante anche considerare gli eventuali rischi che possono nascere in un piano di accumulo di capitale. In questo caso è difficile suddividerli adeguatamente perché possono insidiarti sia dal punto di vista personale che dal punto di vista finanziario. Cerchiamo di spiegarci meglio. Nel primo caso potresti avere la necessità immediata di liquidi a causa di un imprevisto esterno e perciò dovresti chiudere il PAC in anticipo, incorrendo così nelle spese viste in precedenza. Nel secondo caso invece il tuo rendimento potrebbe essere condizionato negativamente dal mercato in cui sono stati investiti i tuoi soldi.

Quali sono le possibilità di perdere tutto l’investimento?

Anche considerando la seconda casistica, le possibilità di perdere tutto l’investimento sono basse. Tuttavia, in casi prolungati di basse performance dei mercati potresti non vedere accumuli di rendimento particolarmente significativi. Questo potrebbe portarti a voler chiudere in anticipo il PAC, ma fai attenzione perché le situazioni di ribasso di mercato possono essere il momento peggiore per interrompere questa tipologia di strumento. In ogni caso tutti i mercati vivono di fluttuazioni e di conseguenza esiste sempre la possibilità di perdere tutto o in parte il capitale investito.

Come minimizzare i rischi di investimento in un PAC?

Il modo migliore per minimizzare i rischi di investimento legati al piano di accumulo del capitale è quello di concederti il tempo per una approfondita analisi iniziale. Determina con esattezza qual è la tua disponibilità economica da poter destinare all’investimento nel PAC. Una buona pratica è quella di prepararsi un fondo di emergenza sufficiente a coprire ogni imprevisto che potrebbe verificarsi negli anni. Una volta che avrai consolidato questo salvadanaio, potrai sottoscrivere un piano di accumulo senza troppe preoccupazioni. Un’altra buona pratica è quella di individuare fondi di investimento affidabili e di scegliere sottoscrizioni con bassi rischi anche se caratterizzate da minori rendimenti. Un altro modo per attenuare i rischi è diversificare. Il principio della diversificazione è di ampliare le allocazioni di capitale. In questo articolo trovi un approfondimento sulla diversificazione applicata al lending crowdfundingSeguendo questi consigli attenuerai ulteriormente il rischio di perdere grosse somme del tuo capitale.

Quali sono i migliori PAC e come sceglierli?

Senza dubbio è difficile decidere a priori quali sia il miglior piano di accumulo di capitale disponibile in base alle tue necessità. La maggior parte delle banche e degli istituti finanziari offrono questa tipologia di strumento ai loro clienti. In base al tuo profilo di rischio, ovvero a quanto sei disposto a rischiare in base alla tua disponibilità finanziaria, alla tua età o alle tue inclinazioni, poi optare per un fondo obbligazionario, azionario, bilanciato o alternativo.

Il fondo obbligazionario è l’opzione meno rischiosa ma caratterizzata anche da un rendimento molto più basso. Ciò lo rende consigliabile per un piano di accumulo di breve termine. Avrai la certezza di ottenere un rendimento adeguato, stabile e garantito nel breve periodo.

Il fondo azionario invece è la soluzione con il rischio più alto, tuttavia, ciò significa anche possibili rendimenti più elevati nel tempo. Questi elementi lo rendono la scelta più indicata se desideri sottoscrivere un piano di accumulo di capitale a lungo termine. Disperdendo gli investimenti in un arco di tempo più ampio, infatti, eviterai i tipici rischi dovuti alle fluttuazioni mercato.

Il fondo bilanciato rappresenta la soluzione intermedia tra le due precedenti. Si tratta di un investimento caratterizzato da rischio e rendimento di valore medio, l’ideale per un PAC a con scadenza a medio termine.

Tra le soluzioni alternative segnaliamo principalmente quella legata al crowdfunding immobiliare. I rendimenti sono elevati e di conseguenza può essere considerata una forma di investimento anche più rischioso. Ma selezionando i progetti ed affidandosi ad una piattaforma scrupolosa nei controlli, si possono ottenere risultati interessanti.

C’è altro da sapere prima di decidere se investire?

Prima di decidere se investire o meno in un piano di accumulo di capitale devi valutare con attenzione le offerte presenti sul mercato. In realtà, ti basta seguire gli stessi criteri che muovono le tue scelte di investimento in altri ambiti. Molte realtà di questo tipo ti guidano verso la soluzione migliore per te analizzando alcuni elementi: Quali sono i tuoi obiettivi? Quanto riesci a risparmiare al mese? Quando pensi avrai bisogno di riscuotere questi fondi? Qual è la tua età? Da quanti membri è composto tuo nucleo familiare? Vuoi una gestione completamente passiva? E tanto altro. In base alle risposte che avrai dato a queste domande l’istituto finanziario potrà stabilire il tuo profilo di rischio e aiutarti così a compiere una scelta di investimento coerente con i tuoi obiettivi e consapevole delle tue possibilità.

Come faccio ad avviare un PAC?

Investire in fondi comuni sottoscrivendo un piano di accumulo di capitale è piuttosto semplice, infatti, ti sarà sufficiente consultare la tua banca. Un consulente ti aiuterà a scegliere i prodotti a tua disposizione, decidere la periodicità dei versamenti e il valore del loro importo. In alternativa esistono dei siti web che consentono di investire online. Su questi portali troverai un catalogo di prodotti tra cui poter scegliere. 

In genere investendo direttamente su questi portali implica un coinvolgimento maggiore rispetto all’affidamento dei soldi a fondi di varia natura. Ovviamente, optare per una soluzione di acquisto tramite web ha un costo molto più contenuto rispetto all’opzione del consulente bancario. Tuttavia, tieni conto delle tue competenze negli investimenti. Infatti, se sei completamente digiuno di nozioni di finanza e non hai mai investito in un fondo, optare per la soluzione vetrina potrebbe essere la scelta sbagliata. Affidarti a un esperto del settore ti solleverà da numerose preoccupazioni e ti assicurerà un PAC efficace. Ma anche gestire consapevolmente e direttamente i propri soldi ha molti lati positivi. Nel dubbio è sempre importante informarsi, differenziare ed operare con realtà affidabili e accreditate.

Molti di questi siti offrono anche un servizio di consulenza o supporto dedicato che potrebbe rappresentare un’ottima via di mezzo per chi è agli inizi ma vuole comunque garantirsi il massimo vantaggio economico.

Origini del Piano di Accumulo di Capitale

I PAC hanno le loro origini in una strategia finanziaria applicata già dagli anni 60 conosciuta con il nome di Dollar Cost Averaging, DCA. Si tratta di una tecnica di investimento che prevede un acquisto su un determinato strumento finanziario, tipicamente quotato, eseguito con un importo fisso a un ritmo regolare. In questo modo l’investitore acquisterà a prescindere dal prezzo. La media dei prezzi consentirà di attenuare nel tempo le oscillazioni del mercato. Si tratta di una formula molto interessante soprattutto per i non addetti al settore. Che, dopo aver selezionato accuratamente lo strumento, fanno degli acquisti progressivi in momenti e importi già fissati. Tutto questo si traduce in un’attività priva di stress emotivo. Componente importante per molti piccoli risparmiatori.

Conclusioni

Speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a capire le diverse opzioni che hai a disposizione se stai pensando a dei piani di investimento. Ora è il momento di passare all’azione! Investire è un ottimo modo, per i risparmiatori come te, per far crescere i fondi nel tempo senza depositare somme enormi in un’unica soluzione. Puntando sulla costanza e sul tempo.

Ma non tutti i Piani di Accumulo di Capitale sono uguali, quindi, assicurati di informarti accuratamente tra i vari tipi di PAC prima di decidere quale opzione potrebbe funzionare meglio per te. 

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