Guida pratica su come combattere l’inflazione

come combattere inflazione

Iniziamo da uno spunto importante: l’unico modo per combattere l’inflazione è investire i propri risparmi.

In questo articolo ti spieghiamo come si giunge a questa conclusione. E ti diamo delle idee che ti saranno utili per tutelare i tuoi risparmi.

L‘inflazione è uno degli indicatori economici di riferimento, utile per determinare l’andamento dei prezzi e il potere d’acquisto del denaro.

Generalmente l’inflazione si manifesta con un rincaro dei prezzi, il quale provoca nel tempo una riduzione del valore della moneta, ovvero del potere d’acquisto, poiché con la stessa quantità di denaro si potranno acquistare meno beni e servizi.

Ecco un esempio: poniamo il caso che con 100 euro oggi puoi acquistare un determinato bene. Se dopo un anno l’inflazione arriva al 5% lo stesso bene costerà 105 euro. Vuol dire che l’euro vale meno o meglio che ha perso potere d’acquisto.
Al contrario, nella situazione in cui si ha un calo generale dei prezzi si parla di deflazione.

La BCE (Banca Centrale Europea) ha stabilito un tasso d’inflazione target pari al 2%. Questo significa che l’obiettivo del sistema economico è tenere un’inflazione bassa ma costante. Secondo diversi studi una lieve inflazione giova al sistema economico. Tuttavia negli ultimi anni l’Italia e l’Eurozona fanno fatica a tenersi entro questo parametro. Spesso per crisi economiche congiunturali.
Però più le Banche Centrali di tutto il mondo stampano moneta, per far fronte a situazioni economiche critiche, più l’inflazione viene alimentata. Mettendo in circolo altro denaro si avrà una maggiore disponibilità economica della collettività. Di conseguenza la domanda di beni aumenta. A parità di altre condizioni, anche i prezzi dei beni aumenteranno proporzionalmente.

Come si misura l’inflazione

In Italia il tasso di inflazione è calcolato dall’Istat. Ogni mese viene calcolato l’indice dei prezzi al consumo considerando gli elementi del “paniere“. Il paniere è costituito dai beni e dai servizi utilizzati per le esigenze comuni di vita di una famiglia, modificato di volta in volta per identificare fedelmente i consumi dei cittadini. Ad ogni elemento del paniere viene attribuito un peso a seconda di quanto frequente e comune è l’utilizzo del bene o servizio in questione.

Dall’analisi del paniere viene fuori un indice, equivalente alla media dei prezzi al consumo, idoneo per definire il tasso d’inflazione che altro non è che la differenza tra diversi indici nel tempo.

Scopri le cause, combatti l’inflazione

Le cause dell’inflazione possono dipendere sia da fattori interni al Paese, sia da fattori esterni. Un fattore di forte attualità è la crisi energetica, intensificatasi per via del conflitto Russo-Ucraino, a causa delle sanzioni economiche da parte dei Paesi occidentali.

Gli scenari più comuni di inflazione sono:

  1. l’inflazione causata dalla domanda (tipicamente la crescita della domanda di beni sul mercato);
  2. l’inflazione causata dai costi, in riferimento all’incremento dei prezzi delle materie prime importate;
  3. l’inflazione causata dalla politica monetaria, quando le banche centrali aumentano il flusso monetario.

Come combattere l’inflazione un approccio pratico

Molti credono che sia possibile guadagnare denaro con gli interessi riconosciuti dalla banca sui propri risparmi in forma liquida sul conto corrente.

Ma lasciare depositato il denaro non è una scelta ottimale. In primo luogo, al momento in cui scriviamo, le banche non corrispondono interessi attivi sulle somme depositate. O in ogni caso accordano un interesse lordo inferiore al 2%.

Però abbiamo già visto che l’inflazione target è del 2% e che l’inflazione reale è molto spesso più alta. C’è chi parla negli ultimi anni di un’inflazione superiore anche al 5%. Questo vorrebbe dire che, pur avendo degli interessi attivi, i nostri risparmi non manterranno il loro potere d’acquisto. Anche se nominalmente la somma sul nostro conto aumenterà, lo farà in maniera minore rispetto alla perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione.

Possiamo dire, in estrema sintesi, che il conto corrente è nemico dei nostri risparmi. Ecco perché per combattere l’inflazione è buona norma avvicinarsi al mondo degli investimenti.

Nel breve periodo uno dei modi migliori per combattere l’inflazione è distribuire i risparmi in investimenti a basso rischio, con un ritorno tra il 4% e il 6% annuo.

Nel lungo periodo anche investire in azioni rappresenta un’opzione percorribile. Infatti il valore degli strumenti azionari spesso si apprezza durante il periodo inflazionistico. In modo da lasciare inalterato il potere d’acquisto dei risparmi investiti.

Per ridurre ulteriormente il rischio, sia nel breve che nel lungo periodo, occorre attuare alcuni accorgimenti. Come illustriamo in questo articolo è bene differenziare il proprio portafoglio.

Ricordiamo comunque che gli investimenti, per definizione, hanno sempre una componente di rischio. Questo può aumentare notevolmente durante alcune congiunture economiche che presentano inflazione crescente.

Combattere l’inflazione investendo nel mattone

Investire nel mattone è una delle scelte più frequenti. E anche più sicure. L’acquisto di un immobile tutela gli investitori dall’inflazione. Infatti, come l’inflazione, il prezzo degli immobili tende a crescere nel tempo. Questo dipende anche dal fatto che le spese legate direttamente o indirettamente alla casa costituiscono una parte importante del paniere dell’Istat. In qualche modo quindi prezzo delle case e inflazione sono direttamente correlati.

Bisogna però considerare che i prezzi degli immobili sono molto variabili a seconda delle città e delle zone, all’interno delle singole città. Non è sempre facile identificare le giuste soluzioni di investimento immobiliare per i non addetti ai lavori.

Per fortuna però, per investire sul mercato immobiliare non è necessario acquistare direttamente un immobile. Ne parliamo dettagliatamente nella nostra guida agli investimenti immobiliari. Un tipo di investimento immobiliare che unisce i vantaggi di questo mercato e la possibilità di delegare di tutti gli aspetti tecnici è il crowdfunding. In particolare con il lending crowdfunding di Recrowd si può investire in immobili con soli 250 euro per la costruzione o ristrutturazione di un immobile, conoscendo a priori il tasso d’interesse riconosciuto sull’investimento e il tempo di ritorno.

Possiamo concludere affermando che l’inflazione è un fenomeno che continuerà ad esistere e con cui ci dovremo confrontare sempre. Magari sarà più evidente in alcuni momenti rispetto ad altri. Ma ogni giorno, anche se di poco, ci sarà una spinta inflazionistica. È quindi importante essere consapevoli e sapere come combatterla, tutelando il potere d’acquisto dei nostri risparmi. 

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