Guida su come e dove investire piccole somme

come e dove investire piccole somme

Investire non è un’attività riservata esclusivamente a chi ha la fortuna di avere grandi capitali a disposizione. Oggi anche chi ha da parte piccole somme può farlo con scelte ragionate che possono aiutare ad aumentare e valorizzare nel tempo il proprio patrimonio.
Tutto ciò è possibile anche grazie all’aiuto di internet, il quale ha ampliato la platea dei piccoli investitori, rendendo l’investimento aperto a tutti.
Importante è avere ben chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

È importante evidenziare che investire piccole somme di capitali implica la possibilità di diversificare facilmente gli investimenti.
Cosa vuol dire?
Diversificare ha lo scopo di minimizzare il rischio e diminuire la probabilità di perdita di capitale. Leggi di più in questo articolo dedicato alla diversificazione. Per questo motivo, è importante selezionare strumenti efficienti che garantiscono un buon rapporto tra il rischio e il rendimento. Sottolineiamo però che qualora si inizi a investire piccole somme, il risultano non sarà immediato. Bisogna armarsi di pazienza e attendere il giusto momento per riscattare il proprio investimento.

In questa giuda andremo a spiegare come e dove è possibile investire piccole somme, anche per chi non è un professionista del settore.

COME investire piccole somme?

Prima di spiegare come è possibile effettuare qualsiasi tipologia di investimento è doveroso premettere che il risparmio è posto alla base di ogni operazione.
Il risparmio è possibile quando i soldi a disposizione superano i costi delle attività svolte da ogni nucleo familiare.
Pandemia e guerre hanno avuto degli effetti negativi sul sistema economico italiano. Tuttavia la buona notizia è che in Italia la cultura del risparmio è ancora molto diffusa.

Il (falso) mito dei “soldi sotto il materasso”

Molti risparmiatori preferiscono custodire i propri soldi presso la propria abitazione. Alcuni proprio sotto il materasso. Magari per dormire sonni tranquilli…

Perché si è convinti che il materasso sia un “posto sicuro”?

Partiamo dal presupposto che i soldi, anche in casa, possono essere messi in pericolo. Infatti possono essere rubati oppure potrebbero danneggiarsi per fattori climatici o accidentali.
A prescindere però da questi fattori, tenere i soldi sotto il materasso non è una soluzione ottimale per tante ragioni. In primo luogo il denaro perde progressivamente potere d’acquisto. E questo è dovuto chiaramente a una specifica causa: l’inflazione.
Inoltre affinché il risparmio diventi produttivo per il sistema paese va impiegato in attività che possano creare valore. Tutto ovviamente seguendo le esigenze specifiche di chi investe. A questo proposito occorre valutare le diverse soluzioni a disposizione di chi investe.

DOVE investire piccole somme?

Con “piccoli investimenti” ci riferiamo a operazioni finanziarie, che coinvolgono ridotte somme di denaro, che li rendono alla portata anche dei piccoli risparmiatori. Senza quantificare un importo preciso, parliamo di importi che non consentono di fare investimenti immobiliari classici o altre tipologie di investimenti considerati onerosi.

All’interno degli investimenti con piccole somme riteniamo utile una divisione in 2 tipologie: quelli definiti “tradizionali” e quelli “online“. Vediamoli nel dettaglio. Anticipiamo però che per investire in “sicurezza” sarà necessario affidarsi a piattaforme certificate e regolamentate.

Investire piccole somme in modo tradizionale

Vediamo qui i metodi più tradizionali per investire piccole somme di denaro. Parliamo, in particolare, dei conti deposito e i titoli di stato.

1. Conto deposito

Il conto deposito, detto anche conto di liquidità, è uno strumento finanziario ideale per chi ha piccole somme e per chi vuole rischiare poco, generando medi guadagni.
Per spiegarci meglio possiamo paragonarlo a un salvadanaio: si versa il denaro in Banca o in Posta e si lascia depositato per un periodo più o meno lungo. È importante sapere che i soldi depositati sono vincolati per un periodo definito dalla tipologia del conto. In cambio di queste somme la Banca o la Posta ti ricompenserà con un interesse.

Ovviamente, maggiore sarà il tempo di vincolo, maggiore sarà l’interesse percepito. Bisogna però fare attenzione al rendimento. I tassi d’interesse sono estremamente bassi. La media è inferiore al 2% annuale e a ciò occorrerà poi sottrarre l’aliquota IVA del 26%.

2. Titoli di Stato

I Titoli di Stato, chiamati anche obbligazioni sovrane, sono stati la prima tipologia di investimento per molti italiani. Oggi però non sono considerati una buona formula di investimento.

Si tratta di obbligazioni emesse dai Governi per il finanziamento del proprio Paese e delle sue attività istituzionali, con rimborso del valore nominale alla scadenza.

Anche se poco utilizzati continuano a essere uno strumento molto sicuro e garantito, anche dalla stessa UE.

Per quanto riguarda i tassi d’interesse, invece, ci aggiriamo intorno all’1%.

Dove investire oggi piccole somme online

Esistono anche metodi più innovativi, che permettono di investire piccole somme di denaro online. Sono mediamente più rischiosi, ma permettono rendimenti maggiori.

1. Azioni

L’investimento in azioni rientra nella categoria dei piccoli investimenti online.
In passato era possibile investire in azioni solo tramite la Banca e con importanti capitali. Da qualche anno invece, grazie alle piattaforme specializzate e grazie a internet, il procedimento si è semplificato e si è ridotto anche il capitale utile d’accesso all’investimento.

In cosa consiste?

Investire in azioni vuol dire comprare azioni di capitale di una società, diventando quindi proprietari in piccola parte della stessa.

Ciò comporta il diritto ad accedere alla divisione dei dividendi. Ovviamente è da considerare anche il guadagno ricavato dalla vendita delle azioni, nel caso il loro valore aumenti nel tempo.

Oggi bastano anche 5 euro per investire in azioni, proprio perché possono essere “frazionate” grazie all’artificio dei contratti per differenza, ovvero i CDF. Questi sono strumenti finanziari il cui prezzo è definito dal valore di altre tipologie di investimento.

Consigli su come investire in azioni:

  1. L’investimento in azioni va diversificato: meglio mettere piccole somme su ogni singolo titolo a cui si è interessati.
  2. Durata investimento su medi periodi: così da poter ridurre i rischi creando una strategia che permette di operare al meglio.
  3. Si può investire acquistando direttamente azioni (modalità che in gergo tecnico si chiama DMA – Direct Market Access) che offrono accesso diretto alla borsa e ai mercati, quindi senza contratti derivati. 

Possiamo concludere che le azioni rimangono uno degli strumenti di investimento con piccole somme maggiormente interessanti per chi vuole mettere a frutto il proprio capitale. Anche se comportano una certa variabilità.

2. ETF

Gli ETF (acronimo di Exchange Traded Funds) sono particolari fondi d’investimento (o Sicav) a gestione passiva. Possiamo dire che è come se si acquistasse un paniere di titoli.

Spieghiamoci meglio: si mette il proprio risparmio insieme a quello di altri investitori nominando un gestore del fondo. Questo acquisterà con il denaro gli strumenti su cui si andrà a investire. Il ritorno dell’investimento sarà dato dal risultato di tutti i singoli strumenti su cui il fondo investe.

Gli ETF possono essere acquistati e venduti come se fossero delle azioni tramite la propria banca o il proprio broker.

Caratteristica fondamentale degli ETF è la trasparenza: in primis perché l’investitore è sempre a conoscenza del valore del proprio investimento in ETF. In più consentono agli investitori di essere perfettamente consapevoli del rendimento e del rischio dell’investimento nonché del portafoglio titoli a cui sono esposti. 
Non sono soggetti a scadenza e sono quotati in borsa in tempo reale.

Tuttavia gli ETF rimangono uno strumento estremamente complesso, ma innovativo e in continua evoluzione, consigliato ai più esperti.

3. Criptovalute

Le criptovalute sono valute digitali, chiamate anche “crypto”, un tipo di moneta digitale realizzate attraverso la blockchain. Funzionano in modo autonomo, al di fuori dei tradizionali sistemi bancari e governativi.

La prima criptovaluta messa sul mercato è il Bitcoin. Inizialmente Bitcoin è stato creato per costituire un’alternativa deflazionaria alle valute. Nel tempo altre crypto sono state costituite come mezzo di pagamento e altre ancora come moneta da utilizzare per particolari tipologie di contratti definiti smart contract.
Sono ancora relativamente pochi gli investitori che le utilizzano. La loro peculiarità è che non sono influenzate direttamente da autorità centrali ma sono regolate da un algoritmo.

In ogni modo è possibile investire con piccole somme garantendo rendimenti anche molto alti. Occorre però essere molto informati e consapevoli al riguardo perché si tratta di strumenti ad altissimo rischio.

4. Start-up

Negli ultimi anni investire in start-up innovative è diventata una pratica sempre più diffusa, sia tra gli investitori professionisti che per i piccoli risparmiatori.

Le start-up sono infatti realtà in fase di lancio, pronte a crescere in modo esponenziale.
Tuttavia investire in start-up presenta un alto rischio poiché sono caratterizzate da un alto tasso di fallimento.

Prima di procedere con l’investimento con piccole somme bisogna selezionare quella con “la giusta idea” e sperare che la piccola azienda possa diventare la grande società del domani. Il rischio maggiore su cui pende l’investimento è affidare il proprio capitale a una realtà ancora immatura e inesperta, con la speranza però che si possa moltiplicare.

Le start-up presentano numerosi vantaggi per un investitore.
Sono un giusto canale per poter diversificare gli investimenti ma anche idoneo a supportare le società emergenti e innovative, modo anche per sostenere la crescita del Paese.

5. Piano d’accumulo

Il PAC (piano d’accumulo) permette di pianificare un investimento in maniera reiterata nel tempo, con frequenza mensile o annuale. Questo strumento concede ai piccoli risparmiatori di accantonare piccole somme, con una cifra prestabilita e aggiungerla all’investimento.
In questo modo l’investimento potrà crescere in modo graduale.

L’investimento PAC può avvenire in diversi modi: con ETF, su un fondo comune o qualsiasi altro organismo di investimento collettivo del risparmio.

Si può parlare di un piano di accumulo di tipo azionario o di tipo obbligazionario: il primo caso è rivolto a risparmiatori più predisposti a un rischio più alto e a tempi più dilatati. Mentre il secondo è adatto a investitori meno esperti, più prudenti sul rischio e con tempi ridotti. 

Tuttavia esiste un altro tipo di piano d’accumulo meno conosciuto, destinano ai minorenni, sottoscrivibile anche senza gradi di parentela.
I versamenti periodici vengono fatti direttamente a favore del minore. A questi possono essere aggiunti dei bonus che prevedono l’aumento in percentuale del capitale al raggiungimento di determinati obiettivi.

Ritornando al piano d’accumulo, possiamo definirlo come uno strumento flessibile, alla portata di ogni tipo di investitore. 
È possibile avviarlo tramite la propria Banca oppure online. In quest’ultimo caso ovviamente il costo sarà molto più basso rispetto all’ausilio di un consulente bancario.
Una volta deciso il suo avvio è importante identificare la disponibilità economica da poter destinare all’investimento.

Per capire l’efficacia di questo strumento prova la simulazione del PAC cliccando qui.

Il fondo pensione

Nell’ambito degli strumenti di risparmio gestito, oltre al piano d’accumulo, rientra il fondo pensione, il quale prevede versamenti periodici di piccole somme con un tempo prolungato ma che persegue scopi e benefici differenti.
Nel sistema italiano, il fondo pensione è affiancato a quello obbligatorio.
Come ben sappiamo la pensione pubblica non è sufficiente a garantire un tenore di vita adeguato. È necessario affiancare una “pensione integrativa” così da poter avvicinare la pensione ai redditi percepiti negli anni.

6. Crowdfunding nel Real Estate

Investire nel mattone è sempre stato “per pochi privilegiati”, ovvero permesso solo a chi poteva disporre di sostanziosi capitali. Fino a qualche anno fa, infatti, per investire in immobili bisognava possedere i capitali per l’acquisto, la ristrutturazione e la vendita.
Solo avendo questi mezzi si poteva guadagnare. Se vuoi approfondire l’argomento ti consigliamo la nostra guida pratica agli investimenti immobiliari.

Con il crowdfunding immobiliare questa convinzione comune è cambiata. Infatti questo nuovo strumento di investimento è riuscito ad ampliare la platea di investitori, consentendo di investire anche piccole somme nel mattone. Il crowdfunding è un sistema di raccolta fondi collettiva che permette di investire in qualsiasi campagna e settore.
Da qualche anno in Italia ha trovato particolare applicazione e successo nel real estate.

Questo ha portato a un doppio vantaggio:

  1. Abbatte le barriere d’accesso all’investimento immobiliare, concedendo la possibilità di investire anche con bassi capitali, come 250 euro.
  2. Aiuta direttamente le società proponenti a raccogliere in meno tempo, rispetto alle vie tradizionali, come le banche, la somma necessaria per le loro esigenze.

Con il crowdfunding immobiliare, e con piattaforme online come Recrowd, si può ottenere un ritorno sull’investimento annuo anche superiore al 10%.

Il crowdfunding è anche interessante per generare un interesse composto: ovvero “l’interesse creato dagli interessi investiti“. È quindi un modo per aumentare il capitale investito.

Possiamo concludere affermando che investire con piccole somme è possibile, anche diversificando gli investimenti, senza mai rinunciare a ottimi guadagni.

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