I micro investimenti immobiliari

micro investimenti immobiliari

Oggi chiunque può investire piccole somme di denaro e farle crescere nel tempo. Come? Grazie ai micro investimenti immobiliari.

In questo articolo spiegheremo come il mondo del real estate è diventato “aperto a tutti” dando la possibilità di investire concretamente anche con capitali molto bassi.

Ma facciamo uno step alla volta.

I micro investimenti immobiliari sono nati grazie ad una innovativa modalità di investimento: il crowdfunding. La sua peculiarità è permettere ad una folla di privati di sostenere un progetto tramite un finanziamento. Da qualche anno il crowdfunding si è esteso anche al mondo del real estate.

Per chi non conoscesse il modello del crowdfunding potrebbe sembrare contraddittorio associare la parola micro investimenti al settore immobiliare. Ma sfatiamo questo mito.

Se non sei un investitore esperto ti invitiamo prima a leggere l’articolo sulla guida agli investimenti immobiliari per avere una panoramica completa sugli investimenti immobiliari.

Dai macro ai micro investimenti sul mattone

Fino a meno di un decennio fa, era pensiero comune che per poter investire in immobili occorrevano considerevoli capitali.

Esistevano due categorie di investimento: trading e messa a reddito.

Il trading consiste nell’acquisto di un immobile soggetto a ristrutturazione per poi rivenderlo ad un prezzo maggiorato (come per esempio nel flipping e nelle aste). La messa a reddito è l’acquisto dell’immobile per metterlo in affitto e generare così un’entrata fissa mensile.

Il crowdfunding ha portato una vera e propria rivoluzione agli investimenti immobiliari. Questo metodo alternativo permette a chiunque di investire senza aver bisogno di ingenti somme di capitali. Sono nate infatti piattaforme online, come Recrowd che permettono di investire in immobili anche con soli 250 euro, conoscendo in anticipo rischio, durata e interessi.

I guadagni sui micro investimenti

Ovviamente per far fruttare micro investimenti immobiliari ci vuole tempo, ma di certo non è impossibile. Il crowdfunding permette di diversificare gli investimenti destinando il proprio budget a più operazioni invece che allocarlo su un’unica strategia.

Ricordiamoci però che ogni investimento, che sia o meno immobiliare, ha per definizione un rischio.

A questo punto potrebbe essere spontaneo domandarci perché rischiare di investire i pochi capitali che si posseggono.

Le risposte più rilevanti sono due.

  1. I risparmi non investiti sono un guadagno mancato.
  2. Il rischio della svalutazione del denaro, perché soggetto ad inflazione.

Per avere dei ritorni però bisogna informarsi e selezionare al meglio le operazioni a cui partecipare. È da tener presente che la media di guadagno annuale varia dal 9 al 12%. Ma come ogni investimento esistono dei rischi. Prima di procedere è sempre opportuno accertarsi di aver compreso quali siano.

Facciamo un esempio. Se effettuo un micro investimento di 250 euro in un progetto immobiliare con un interesse del 12% il guadagno è di 30 euro. Chiaramente è importante, e consigliato, continuare ad investire.
Ora investo i 280 euro in un progetto con una rendita del 13%, il ritorno è di 36,40 euro, per un totale di 316,40 euro. E così via.

Il piano d’accumulo come micro investimento immobiliare

Il piano d’accumulo di capitale, definito anche tramite l’acronimo PAC, è il micro investimento per eccellenza.

Sostanzialmente è un piano d’investimento che ha la finalità di far crescere capitale. Sono dei versamenti periodici che consentono di investire, con piccole somme di capitale versati a discrezione dell’investitore.

Il capitale investito dal risparmiatore, in termini complessivi, cresce in modo graduale nel tempo.

Il PAC può essere adottato per due principali finalità:

  1. accantonamento progressivo del risparmio generato periodicamente;
  2. riduzione del rischio dell’investimento attraverso il principio del “dollar cost averaging” (DCA).

Per simulare un piano d’accumulo su un investimento immobiliare clicca qui.

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