Real Estate Crowdfunding, un nuovo modo di investire

real estate crowdfunding

Real Estate Crowdfunding. Ne hai mai sentito parlare?

Prima di spiegare cos’è cerchiamo di capire qual’è il significato.

Partiamo dal presupposto che è diventata una consuetudine utilizzare, nel linguaggio comune italiano, termini inglesi. Si parla infatti di anglicismo. Il termine Real Estate è di origine anglosassone e i Paesi di lingua inglese lo utilizzano per riferirsi al settore immobiliare. Il termine Crowdfunding, che in italiano si traduce con “investimento collettivo“, indica una raccolta fondi di una folla di investitori che utilizza il proprio denaro per sostenere un determinato progetto.

Quindi Real Estate Crowdfunding non è altro che una particolare e innovativa forma di investimento che permette ad una collettività di investitori di finanziare, tramite piattaforme online, la costruzione o la ristrutturazione di immobili.

Se non sei un esperto del settore ti invitiamo a leggere prima la guida sugli investimenti immobiliari.

I soggetti coinvolti nel Real Estate Crowdfunding

Le parti in causa sono tre:

  1. società proponente,
  2. investitori,
  3. piattaforme di real estate crowdfunding.

Si parte dalla richiesta della società immobiliare proponente a dei portali online specializzati del settore, come Recrowd, per reperire la liquidità necessaria per la costruzione o ristrutturazione di un progetto immobiliare.

Onere delle piattaforme di real estate crowdfunding è valutare la società, le persone che la rappresentano e i dettagli dell’operazione soggetta a finanziamento. In particolare si valuta il business plan, il tempo di raccolta e il ritorno sull’investimento. Se tutti i parametri sono in linea si accoglie la campagna sul portale di crowdfunding. Ovviamente ogni piattaforma ha dei parametri ben definiti e delle metodologie che la guidano nella selezione delle operazioni.

Una volta che la campagna è online i privati investitori, una volta iscritti in piattaforma, sono liberi di finanziare l’operazione immobiliare, valutando tutte le informazioni e i documenti a loro disposizione.

Non appena la campagna raggiunge l’obiettivo di raccolta si chiude e, alla scadenza, (che di media è di circa 12 mesi) gli investitori ritroveranno sul proprio conto online la somma che hanno investito e l’interesse precedentemente definito. Se invece l’obiettivo non si raggiunge, la società proponente potrà accettare una somma minore se pensa comunque di riuscire a reperire i capitali mancanti o in alternatica gli investitori saranno rimborsati della cifra che hanno investito.

Perché scegliere il Crowdfunding per investire nel real estate

Da sempre l’investimento nel real estate ha suscitato particolare interesse ad imprenditori e investitori perché consente di avere guadagni elevati mantenendo il rischio a livelli tutto sommato contenuti. 
L’unico presupposto necessario è possedere i capitali utili per condurre l’operazione. Le cifre possono essere anche molto elevate.

L’investimento poteva eseguirsi o tramite trading – caso in cui si acquista un immobile, si ristruttura e si rivende a prezzo maggiorato – oppure tramite messa a reddito – è il caso invece della locazione.

Come scritto precedentemente, ad oggi esiste una terza forma di investimento, il crowdfunding, il quale ha permesso di rendere l’investimento immobiliare alla portata di tutti.
È possibile infatti partecipare all’investimento con bassi capitali, partiamo infatti da 250€ o 500€ a discrezione delle piattaforme scelte.

L’aspetto interessante del crowdfunding comparto lending, non solo nel Real Estate ma in tutti i settori, è che l’investitore conosce ex ante:

  • investimento minimo,
  • durata,
  • ROI.

Avendo la possibilità di investire piccole cifre si permette la diversificazione degli investimenti, destinando il proprio capitale a più operazioni. Si riducono così i rischi di perdita del proprio capitale.

Lo strumento del crowdfunding è strategico anche per la stessa società proponente. Tradizionalmente le società immobiliari possono richiedere un finanziamento bancario. Questo è basato e calcolato in base ai bilanci dell’azienda richiedente. E sbloccato a tranche in base allo stato di avanzamento dei lavori.
Il crowdfunding invece permette di ricevere il finanziamento in tempi molo più brevi, in un’unica soluzione e con maggior visibilità per il progetto e con la possibilità che siano poi i finanziatori stessi interessati all’acquisto dell’immobile.

Vuoi sapere nel dettaglio come funziona il crowdfunding? Leggi questo articolo.

Come valutare una campagna di real estate crowdfunding?

Partiamo dal presupposto che non esistono dei veri e propri criteri per valutare una campagna di real estate crowdfunding.
Tuttavia è buona prassi tener presente alcuni parametri, come:

  • l’andamento del settore immobiliare,
  • la validità della piattaforma di crowdfunding che si decide di utilizzare,
  • l’ efficacia del progetto e della società che richiede il finanziamento,
  • la possibilità di diversificare l’investimento minimizzando i rischi.

Le tipologie di crowdfunding immobiliare

In Italia esistono due tipologie di crowdfunding:

  • Real estate equity crowdfunding: basato sulla sottoscrizione di quote di proprietà del capitale della società che svilupperà il progetto immobiliare.
  • Real estate lending crowdfunding o social lending immobiliare: fondate su un prestito ai proponenti del progetto immobiliare attraverso un contratto di mutuo. L’investitore acquisisce un diritto di credito che verrà poi rimborsato ad un tasso di interesse prefissato.

In entrambi i casi le piattaforme online devono essere autorizzate dagli enti preposti per poter svolgere le proprie funzioni.

Quali sono i rischi?

Una volta definite le categorie del crowdfunding nel settore immobiliare andiamo a vedere i rischi che si possono riscontrare.

Sulla carta, il lending crowdfunding espone gli investitori a minore volatilità su somme e tempi di restituzione. I finanziatori non sono esposti contrattualmente al rischio dell’operazione. Ovviamente un’operazione che non va a buon fine, o non rispetta i tempi previsti, espone comunque chi ha prestato il denaro a dei rischi o a dei ritardi.
Possiamo dire che in generale il rischio maggiore è la perdita del proprio denaro.
Riassumendo i rischi più comuni sono:

  • l’insolvenza delle imprese immobiliari, per questo è importante definire dei rigidi criteri di selezione della società proponente.
  • ritardo nella restituzione del capitale, potrebbe incidere sul ROI se non si applicano interessi sulla dilazione dei pagamenti.
  • il ritardo del pagamento degli interessi 
  • svalutazione dell’immobile, per questo è essenziale valutare accuratamente immobile e mercato di riferimento.

Leggi questo articolo se sei interessato ad approfondire i rischi del real estate crowdfunding.

Per concludere, il real estate crowdfunding ha permesso di risolvere alcune delle problematiche sull’investimento immobiliare, come:

  • finanziare un progetto di real estate anche con importi di denaro bassi. Questo si traduce nella possibilità di diversificare il proprio investimento,
  •  delega della gestione dell’immobile alle società proponenti.

Cosa aspetti? Entra anche tu nel mondo del real estate crowdfunding!

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