Come diventare investitore immobiliare

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Vuoi sapere come diventare un investitore immobiliare?
Allora sei nel posto giusto!

In questo articolo troverai alcuni consigli su come sia possibile crearsi un nuovo reddito, investendo i capitali messi da parte nel corso degli anni. Oppure apprendere competenze che potranno risultare utili in futuro, che permetteranno di saper distinguere un buon affare.

Ma facciamo subito una precisazione e sfatiamo un mito: per investire nell’immobiliare non serve possedere consistenti capitali.
Ad oggi bastano anche solo 250 euro.

Scopriamo come.

I tre presupposti per diventare investitore immobiliare

Anzitutto, prima di iniziare ad illustrare come si può diventare investitore immobiliare, è bene far presente tre presupposti:

  1. Acquisire una buona educazione finanziaria: questo è importante per valutare le tipologie di investimento, capire le dinamiche e, quindi, decidere dove e come allocale i capitali.
    Leggi anche la guida pratica agli investimenti immobiliari per saperne di più.
  2. Evitare di investire la totalità dei risparmi. Raccomandiamo sempre di diversificare, per evitare il rischio di perdere tutti i risparmi su un particolare investimento.
  3. Conoscere i rischi che si possono incorrere. Come afferma il detto “affidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.

Modi per iniziare ad investire nel mattone

Una volta acquisite le informazioni e le competenze per iniziare, vediamo come si può approcciare all’investimento.

  1. REIT: dall’acronimo real estate investment trust, chiamati anche SIIQ, ovvero società di investimento immobiliare quotate. Questo è uno dei modi più semplici per entrare nel mondo degli immobili, anche in relazione gli alti rendimenti.
    Le società fiduciarie in questione hanno il compito di possedere o gestire immobili dati in locazione con diverse finalità, come abitativa e/o commerciale.
    Per quanto riguarda il loro funzionamento, è possibile assimilarli alle azioni: si consente di investire in asset immobiliari, come in altri settori o comprando azioni di singole società oppure tramite quote di fondi di investimento o di ETF.
    Così facendo gli azionisti godono di una parte del reddito da locazione nato senza aver comprato, gestito o finanziato immobili.
    Ecco perché il loro business è immediato: viene concesso in locazione l’immobile di loro proprietà facendo nascere redditi, i quali successivamente saranno distribuiti agli azionisti tramite dividendi.
  2. Flipping immobiliare: la logica alla base è comprare, ristrutturare, vendere.
    Tuttavia uno dei presupposti per poter diventare investitore immobiliare è possedere alti capitali, volti appunto all’acquisto dell’immobile.
    In questo caso comunque è meglio affidarsi ad un agente immobiliare o ad un consulente, in modo da poter confrontarsi sull’investimento con un esperto del settore.
    Il guadagno, in tal caso, è volto dalla differenza tra le spese avute per l’acquisto e la ristrutturazione e il prezzo richiesto per la vendita.
  3. Affitti brevi. Da qualche anno ormai, se si possiede più di un immobile, è usanza metterli a reddito. Il trend sono gli affitti per brevi periodi, dando vita alle famose “case vacanza”.
    Concedendo di prenotare singole notti o poche settimane.
    Questo tipo di mercato è sicuramente più fruttuoso del mero affitto, inteso come nel contratto di locazione, in quanto i ricavi possono essere più alti di un normale e semplice affitto.
    Ovviamente la parte più interessante è che vi è un immediato flusso di cassa, se già in possesso un immobile.
  4. Gruppi di investimenti immobiliari: questi vengono a crearsi nel momento in cui vi sono vari soggetti che, non avendo i capitali per farlo singolarmente, uniscono le proprie forze per dare vita a investimenti immobiliari.
    Sono quindi fondi comuni di investimento tra privati, che si basano sul principio “dell’unione fa la forza”.
  5. crowdfunding: il metodo più innovativo ed economico sul mercato.
    Innovativo poiché viene perfezionato online su piattaforme autorizzate; economico in quanto le porte di accesso all’investimento si aprono con soli 250 euro.
    Ma entriamo nello specifico.

Come diventare investitore immobiliare con soli 250 euro

Tra i modi sopra elencati, vale la pena analizzare il crowdfunding nel settore del lending. Approfondisci le differenze tra equity e lending crowdfunding in questo articolo. Scopri quali sono i vantaggi e gli svantaggi di queste due forme di investimento e quale soluzione può essere più indicata alle tue esigenze specifiche.

Il lending crowdfunding immobiliare, servizio offerto da Recrowd, permette di partecipare, con altri privati investitori, ad un progetto immobiliare presentato da una società proponente che necessita di capitali per la sua realizzazione.

I veri punti di forza di questa innovativa proposta di investimento sono:

  • l’accesso all’investimento a partire da 250 euro;
  • non vi è il necessario presupposto di avere delle particolari conoscenze del settore;
  • alti rendimenti (la media di Recrowd è circa del 10% su base annua);
  • vengono meno i problemi di gestione dell’immobile.

Ma i vantaggi non finiscono qui.

Con Recrowd, diventare un investitore immobiliare è ancora più semplice.
Gli step da seguire sono:

  • registrarsi in piattaforma e ricaricare il wallet;
  • esaminare tutta la documentazione inserita in ogni singolo progetto per poterlo analizzare. Importante è anche il luogo in cui deve avvenire l’operazione.
  • partecipare alla diretta social in cui viene presentata la società proponente contestualmente al progetto;
  • Investire nel progetto in cui si crede e attendere il tempo necessario per ricevere il suo ritorno e il rispettivo interesse maturato.

Conclusioni

Per diventare investitore immobiliare, oggi, non è così impossibile come si immagina.
Come abbiamo visto esistono vari modi per investire nel mattone, senza necessariamente possedere alti capitali e allocare tutti i propri risparmi su un solo investimento.

Il mercato immobiliare, è da sempre, più stabile di altri mercati.
Ecco perché conviene investire in immobili: il mattone è un bene tangibile, concreto, che non si perde mai nel tempo, e soggetto ad una minore volatilità se paragonato ad un titolo azionario con un concetto più astratto e il rischio è considerevolmente ridotto.

Leggi anche il nostro articolo: “Investitore sofisticato: come si classifica?”

Investire in immobili conviene, sempre.
Inizia anche tu!



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